La Legge di bilancio 2022 ha prorogato per tutto il 2023 il credito d’imposta per l’acquisto di sistemi di filtraggio acqua potabile già istituito dalla legge di bilancio 2021.

 

I Soggetti beneficiari sono:

  • le persone fisiche,
  • i soggetti esercenti attività d’impresa, arti e professioni,
  • gli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti

 

che sostengono le spese su immobili posseduti o detenuti in base a un titolo idoneo.

 

Il credito d’imposta è pari al 50% della spesa sostenuta, fino a un massimo di 1.000 euro di spesa per ciascun immobile per le persone fisiche e di 5.000 euro per ogni immobile adibito all’attività commerciale o istituzionale, per gli altri soggetti. Essendo presente un tetto per la spesa complessiva, l’Agenzia calcolerà il credito in rapporto al totale delle domande presentate.

 

I soggetti beneficiari del credito, dal 1° al 28 febbraio dell’anno successivo a quello in cui sono state sostenute le spese, devono comunicare all’Agenzia delle Entrate, esclusivamente in modalità telematica, direttamente o tramite un intermediario abilitato, l’ammontare delle spese ammissibili sostenute, documentate attraverso fattura elettronica o altro documento commerciale su cui sia riportato il codice fiscale del soggetto richiedente.

 

L’imputazione delle spese, varia a seconda della categoria di beneficiari:

  • le persone fisiche, gli esercenti arti e professioni e gli enti non commerciali, nonché le imprese individuali e le società di persone in regime di contabilità semplificata, devono fare riferimento al criterio di cassa.
  • le imprese individuali, le società, gli enti commerciali e gli enti non commerciali in regime di contabilità ordinaria, faranno riferimento al criterio di competenza.
  • i beneficiari diversi da quelli esercenti attività d’impresa in contabilità ordinaria, beneficeranno del credito d’imposta, a condizione che le spese siano sostenute con versamento bancario o postale ovvero mediante altri sistemi di pagamento tracciabili.

 

Il credito ottenuto potrà essere utilizzato, per le persone fisiche non esercenti attività d’impresa o di lavoro autonomo direttamente nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d’imposta di sostenimento delle spese agevolabili e in quelle successive fino a quando non se ne conclude l’utilizzo oppure in compensazione. Per gli altri soggetti beneficiari l’utilizzo sarà possibile esclusivamente in compensazione, utilizzando il codice tributo 6975.